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La Voce di ZolArancio, n. 2

La Voce di  Zolarancio                 n. 2

UN PROGETTO PER COLLEGARE LA PISTA CICLABILE

RIALE-LAVINO        CON LA PISTA     LAVINO-PONTE RONCA

MOTIVAZIONI DELLA PROPOSTA

Il tema della mobilità sostenibile, del traffico, anche nella nostra Zola Predosa, è sicuramente al centro della quotidianità di noi cittadini. Riconosciamo che un buon lavoro è stato fatto dall’Amministrazione Comunale negli anni passati per collegare le frazioni di Ponte Ronca e Riale alla periferia di Lavino, ma riteniamo necessario proporre un completamento delle opere con l’attraversamento del centro di Lavino e Zola Chiesa, per connettere le attività commerciali, le scuole, la sede comunale, le parrocchie, i centri sociali, perché possano essere raggiunti in modo sicuro dai cittadini e incentivare l’uso quotidiano di un mezzo che fa bene alla salute, al portafoglio e in generale alla qualità di vita. Inoltre il collegamento ciclabile con il capoluogo potrebbe dare adito in futuro alla creazione di un servizio “bicibus” per il collegamento di Riale con la scuola media Francesco Francia, replicando un po’ più in grande il progetto piedibus che quest’anno ha preso piede finalmente anche qui a Zola.

DUE IPOTESI DI SOLUZIONE DEL PROBLEMA

Fra le diverse alternative possibili, sono state “battute” concretamente a suon di pedali e verificate due ipotesi.

PRIMA IPOTESI – SEDE PROTETTA LUNGO LA VIA RISORGIMENTO (A)

Partendo all’altezza della chiesa di San Tommaso, dove ora termina la ciclabile e arrivando fino alla nuova rotonda di via Bernardoni, sfruttando anche il tratto già esistente di pista sul ponte del Lavino. La sede stradale della Bazzanese vecchia è abbastanza capiente per realizzare sulla parte destra andando verso Riale una comoda ciclabile, sacrificando qualche posto auto che fra l’altro sono poco utilizzati dai residenti (la sera sono quasi tutti vuoti). I vantaggi di questo percorso sarebbero un’ottima visibilità per chi transita sulla Via Bazzanese vecchia, che conferirebbe a Zola un aspetto decisamente più “ecologico” ed accogliente, soprattutto se la pista venisse opportunamente realizzata con qualche accorgimento di decoro urbano, vedi fioriere, panchine, ecc. Pensiamo inoltre che il piccolo sacrificio dei parcheggi verrebbe compensato da una maggiore fruibilità ciclopedonale, con un ritorno economico anche per i negozi prospicienti la strada (le strade pedonalizzate sono quelle che attirano più persone e quindi più potenziali clienti).

SECONDA IPOTESI – PERCORSO INTERNO TASSO, CELLINI, ALFIERI, RESPIGHI, INDIPENDENZA, ALBERGATI, MATTEOTTI, RINASCIMENTO, RAIBOLINI, BERNARDONI (B )

Una variante meno visibile ma più tranquilla perchè interna si realizzerebbe sempre partendo da Via Tasso, all’altezza della chiesa di San Tommaso, solo che anziché proseguire dritto verso la Bazzanese come il percorso suggerito in precedenza, vira a sinistra lungo Via Cellini, costeggiando la sede della Polisportiva Zola (visto che si tratta di una Polisportiva sarebbe perfetto raggiungerla in bici anziché in macchina come si fa attualmente…) per poi girare nuovamente a sinistra lungo la via Alfieri, per oltrepassare il Lavino sul fatidico “ponte delle galline”. La pista continuerebbe poi per Via Respighi e per Via Indipendenza, scorrendo in parallelo alla Bazzanese vecchia. Su questo tratto di strada all’altezza di Via Albergati si incrocia la scuola media F. Francia, realizzando quindi il collegamento ciclabile con essa (vedi bicibus). La pista proseguirebbe poi sempre su Via Indipendenza sino a Via Matteotti, dove svolterebbe a destra. All’incrocio con via del Rinascimento svolterebbe nuovamente a sinistra, proseguendo sino all’incrocio con Via dell’Abbazia (realizzando un altro collegamento con “un’eccellenza” monumentale del nostro territorio, l’abbazia di S. Niccolò, recentemente restaurata). La pista proseguirebbe poi dritto per via della Chiesa per poi girare a destra lungo Via Francesco Raibolini. Da questa strada svolterebbe a sinistra lungo via dei Martiri, per arrivare finalmente in Via Bernardoni, agganciandosi al percorso ciclabile che porta poi a Ponte Ronca. Teniamo a precisare che le strade elencate sono tutte larghe a sufficienza per contenere una pista ciclabile. Basta avere il coraggio e la sensibilità per attuare alcuni divieti di sosta e reinvestire lo spazio che le auto in sosta tolgono ai cittadini in quello di una pista. Anche in questo caso il piccolo sacrificio delle auto in sosta rimosse verrebbe ampiamente ricompensato dalla realizzazione di un collegamento che di fatto unirebbe tre frazioni di Zola senza soluzione di continuità. Inoltre dove c’è una ciclabile anche passeggini e diversamente abili sono a loro agio. Le strade limitrofe inoltre resterebbero sede di parcheggi ad uso pubblico, compensando quelli tolti per la realizzazione della pista. Inoltre, è a disposizione dei cittadini residenti in quella zona l’enorme parcheggio di piazza della Pace, che è un polmone più che sufficiente per recuperare i pochi posti auto sacrificati per la realizzazione della pista.

COSTI CONTENUTI

Entrambe le piste sarebbero realizzabili a nostro parere con costi contenuti, in quanto necessiterebbero di poche opere murarie, potrebbero ad esempio venire realizzate alla stregua di quella di Via Gesso e quindi in larga parte con sola segnaletica orizzontale.

AUTOVELOX IN VIA GARIBALDI

Parte integrante di questo progetto è l’installazione di un autovelox lungo la Via Garibaldi, nel punto dell’attraversamento pedonale all’altezza del cimitero con attraversamento ciclabile oltre che pedonale. Tale installazione viene ritenuta urgente in quanto il luogo è già stato oggetto di due incidenti devastanti negli ultimi tre anni, uno in particolare ha distrutto la pensilina della fermata dell’autobus, e solo per miracolo non ha causato vittime. Inoltre la velocità in quel punto è quasi sempre eccessiva a causa del lungo rettilineo che lo precede.

Associazione ZolArancio via Predosa 96 40069 Zola Predosa

Tel.: 051 19900654 e-mail: zolarancio@gmail.com sito: www.zolarancio.it – La Voce di Zolarancio, N.2 Maggio 2011 – Stampato in proprio

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