


Io ero un uccello
Io ero un uccello
dal bianco ventre gentile,
qualcuno mi ha tagliato la gola
per riderci sopra,
non so.
Io ero un albatro grande
e volteggiavo sui mari.
Qualcuno ha fermato il mio viaggio,
senza nessuna carità di suono.
Ma anche distesa per terra
io canto ora per te
le mie canzoni d’amore
Alda Merini
(da “La Terra Santa” 1984)
Nel 1999 l’assemblea ONU decise di scegliere la data del 25 novembre per ricordare la necessità di combattere la violenza contro le donne: ma perchè proprio il 25 novembre? Per rispondere a questo domanda occorre riavvolgere il nastro del tempo fino al 1960. Il 25 novembre di quell’anno le sorelle Patria, Minerva e Maria Teresa Mirabal vengono uccise a bastonate dagli agenti del dittatore domenicano Rafael Leonidas Trujillo. La loro colpa: essersi opposte clandestinamente a chi stava soffocando nel sangue l’uguaglianza e la dignità. Il nome in codice usato dalle sorelle per le comunicazioni criptate era mariposas, le farfalle. In questa giornata di ricordo quindi ci impegniamo a mantenere viva la memoria della loro scelta coraggiosa e della loro forza e lo facciamo pensando a tutte quelle donne che ancora oggi sono vittime di violenza e a tutti quei popoli che subiscono, spesso nel silenzio dell’autorità internazionale, situazioni simili ancora oggi.Lunga vita alle donne! Lunga vita alle farfalle!
https://www.youtube.com/watch?v=c6kSFAU-9mc –Lella Costa e il femminicidio
Canto delle donne
Io canto le donne prevaricate dai bruti
la loro sana bellezza, la loro “non follia”
il canto di Giulia io canto riversa su un letto
la cantilena dei salmi, delle anime “mangiate”
il canto di Giulia aperto portava anime pesanti
la folgore di un codice umano disapprovato da Dio,
Canto quei pugni orrendi dati sui bianchi cristalli
il livido delle cosce, pugni in età adolescente
la pudicizia del grembo nudato per bramosia,
Canto la stalla ignuda entro cui è nato il “delitto”
la sfera di cristallo per una bocca “magata”.
Canto il seno di Bianca ormai reso vizzo dall’uomo
canto le sue gambe esigue divaricate sul letto
simile ad un corpo d’uomo era il suo corpo salino
ma gravido d’amore come in qualsiasi donna.
Canto Vita Bello che veniva aggredita dai bruti
buttata su un letticciolo, battuta con ferri pesanti
e tempeste d’insulti, io canto la sua non stagione
di donna vissuta all’ombra di questo grande sinistro
la sua patita misura, il caldo del suo grembo schiuso
canto la sua deflorazione su un letto di psichiatra,
canto il giovane imberbe che mi voleva salvare.
Canto i pungoli rostri di quegli spettrali infermieri
dove la mano dell’uomo fatta villosa e canina
sfiorava impunita le gote di delicate fanciulle
e le velate grazie toccate da mani villane.
Canto l’assurda violenza dell’ospedale del mare
dove la psichiatria giaceva in ceppi battuti
di tribunali di sogno, di tribunali sospetti.
Canto il sinistro ordine che ci imbrigliava la lingua
e un faro di marina che non conduceva al porto.
Canto il letto aderente che aveva lenzuola di garza
e il simbolo-dottore perennemente offeso
e il naso camuso e violento degli infermieri bastardi.
Canto la malagrazia del vento traverso una sbarra
canto la mia dimensione di donna strappata al suo unico amore
che impazzisce su un letto di verde fogliame di ortiche
canto la soluzione del tutto traverso un’unica strada
io canto il miserere di una straziante avventura
dove la mano scudiscio cercava gli inguini dolci.
Io canto l’impudicizia di quegli uomini rotti
alla lussuria del vento che violentava le donne.
Io canto i mille coltelli sul grembo di Vita Bello
calati da oscuri tendoni alla mercé di Caino
e canto il mio dolore d’esser fuggita al dolore
per la menzogna di vita
per via della poesia.
Alda Merini
Ciao a tutti e bentrovati,
sabato 19 e domenica 20 di settembre nella piazzetta di Riale,
in questa fase di cauta ripresa delle attività Zolarancio partecipa alla Festa del “Riullo” (antico modo di chiamare Riale sul trenino) allo scopo di aiutare e dare visibilità ai commercianti locali di Riale, di creare momenti di socialità nella frazione, di introdurre nuovi contenuti e occasioni.Zolarancio gestirà sabato 19 un banchetto di libri, da offrire e/o scambiare, e di informazioni sul proprio operato e progetti, il GAS in particolare.Saranno garantite e rispettate tutte le misure di sicurezza e di igiene, ogni visitatore sarà tenuto ad indossare la mascherina e a rispettare la distanza di sicurezza.Vi aspettiamo!
Proseguiamo con un nutrito elenco di libri suggeriti per le nostre letture: Buongiorno, ho fatto una lista fra i libri letti negli ultimi anni che mi sento di consigliare, prediligo le scrittrici, ma c’è anche qualche scrittore. Ci sono piccoli commenti che scrivo a mio beneficio per inquadrare nuovi libri e scrittori, ma potrebbero dare qualche spunto o indicazione ad altri lettori. ADICHIE CHIMAMANDA NGOZI: Metà di un sole giallo 2008 Bravissima scrittrice e bel libro! Ripercorre la storia del Biafra Americanah 2014 Ancora brava! ATKINSON KATE: – Un colpo di fortuna 2009 (“le indagini di Jackson Brodie”) L’autrice sa scrivere e parte da lontano per tessere la tela di questo giallo che poi si conclude però un po’troppo in fretta infatti, anche se di 400 pagine, se ne potrebbero leggere agevolmente anche 800! Comunque vale la pena di leggerne un altro. Aspettando buone notizie 2015 Come dice la critica…:”senza alcuno sforzo riesce a colmare la distanza tra intrattenimento e letteratura”. E’ brava soprattutto a disegnare i personaggi. BASSO ALICE: Scrivere è un mestiere pericoloso 2016 (Le avventure della ghostwriter Vani Sarca e dell’ispettore Berganza) Molto carino, divertente, fresco e ben scritto BEATON M.C.: Agatha Raisin e i giorni del diluvio 2002 (delle avventure di Agatha Raisin, detective dilettante di mezza età) Godibile, leggibile, personaggio in cui si possono identificare molte donne di mezza eta’… BURBERY MURIEL: L’eleganza del riccio DE LUCA ERRI: Il giorno prima della felicità; Il peso della farfalla 2009 (scrive veramente bene con uno stile maschile essenziale asciutto e tutto suo…scrive talmente bene che lo definirei scrittore /poeta e brevi racconti come questo sarebbero da rileggere come si fa con le poesie. Mi piace anche perché racconta di persone a confronto di natura, montagna, alberi, animali) DE GREGORIO CONCITA: Mi sa che fuori è primavera 2015 ( interessante e molto ben scritto) DUNNE CATHERINE; – Se stasera siamo qui; – La metà di niente; – Tutto per amore 2011; ; – Quel che ora sappiamo 2012; – Un terribile amore 2015 GAITSKILL MARY: Velvet 2015 (Bello! Costellazioni indimenticabili del femminile…) GUCCINI F. MACCHIAVELLI L. : Appennino di sangue 2011; Tango e gli altri: Lo spirito e altri briganti 2002 GROFF LAUREN: I mostri di Templeton 2008 (mi è piaciuto come è piaciuto molto a Stephen King che l’ha recensito. Sembrava delle dimensioni medie dei romanzi, un 250 pagine, invece le pagine sono sottilissime e sono 450…una furbata dell’editore credo, ma si leggono tutte , sono avvincenti e se ne vorrebbero ancora) HANSEN DOERTE : Il paese dei ciliegi 2015 (Mi è piaciuto, è il suo primo romanzo e ha avuto molto successo, infatti è bello e in particolare descrive molto bene i personaggi femminili) HARUF KENT: Le nostre anime di notte 2015 JONASSON JONAS: Il centenario che saltò dalla finestra e scomparve 2011 Un libro un po’ folle e strampalato, ma proprio per questo rilassante e godibile per ben oltre 400 pagine… Cordiali saluti, Elisabetta |
Buongiorno a tutte e tutti, nonostante il progetto Zola Book abbia subito una battuta d’arresto dovuta al covid, e continui tutt’ora a non essere praticabile per motivi di sicurezza, ecco un “LABORATORIO di LETTURA virtuale” che inizia con suggerimenti di lettura da parte di amiche (per ora) di Zolarancio e che condividiamo volentieri con tutti gli interessati. Buona lettura!
Teresa Batista stanca di guerra di Jorge Amado
La famiglia Karnowski di Israel Joshua Singer
La zia Julia e lo scribacchino di Mario Vargas Llosa
Non lasciarmi di Kazuo Ishiguro
Open di André Agassi
Le nostre anime di notte di Kent Haruf
Alessandra
– Romain Gary “la vita davanti a sé”.
– Chiara Gamberale “le luci nelle case degli altri”.
– Rosella Postorino “le assaggiatrici”.
Adele
Di nuovo un saluto a tutte e tutti, anche oggi una bella ricorrenza: nel mondo si festeggia la GIORNATA del LIBRO!
Zolarancio è particolarmente affascinata dal Libro: sogno, contatto con il mondo, fantasia, oggetto amato, incontro con l’autore e con se stessi, evasione, compagnia, pensiero e riflessione….
Anche in questo momento in cui è difficile recarsi in libreria, in biblioteca o nei punti Zola Book Station del paese i libri possono essere il modo privilegiato per passare ore piacevoli e serene.
Per ora potremo ordinare libri on line e ascoltare le varie trasmissioni che trasmettono audio libri, rileggere i nostri più belli, ma ormai le librerie iniziano ad aprire, e presto speriamo di poter rifornire di nuovi testi le Zola Book Stations…
Per celebrare insieme questa ricorrenza,
vi chiediamo, se avete piacere, di segnalarci i libri che vi sono particolarmente piaciuti, che hanno lasciato in voi un segno, che hanno suscitato emozioni, da cui non vi separereste mai, che consigliereste volentieri ad un’amica o un amico…
Se volete potete anche brevemente motivare i vostri consigli
rispondeteci inviando una mail a zolarancio@gmail.com, faremo delle vostre risposte una lista che invieremo a tutti voi e potremo così creare una “rete letteraria” di scambio e condivisione tra tutti noi.
BUONA LETTURA
ZolArancio nasce come Associazione Culturale sul territorio nel 2009, intendendo con Cultura tutto ciò che riguarda l’uomo: il territorio, l’intervento, l’informazione, la conoscenza, le scelte, la tradizione, la memoria, e anche nello specifico di questo Gruppo l’amore e l’interesse per la letteratura, la lettura, le arti e la creatività.
ZolArancio non vuole porsi in cattedra, non vuole “trasmettere” o “insegnare”, non è il suo ruolo, ZA pensa che cultura sia condivisione, scambio, arricchimento reciproco e crescita collettiva.
Pensa anche che coltivare la bellezza, l’armonia, il piacere migliori il benessere, l’inserimento sociale e il grado di “felicità” nella collettività e nella vita dell’uomo, che come ben sappiamo “non si nutre di solo pane”….
Dunque a nostro avviso un Paese felice è innanzitutto un paese colto, che coltiva le relazioni, gli scambi, l’ascolto e l’interazione tra i diversi livelli della società democratica.
E’ utopistico? Allora la nostra Costituzione è più utopistica di noi, e certo non tutto ciò è facile a realizzarsi, ma può essere la nostra guida ispiratrice…
Molto più modestamente ZA propone sul territorio di Zola Predosa attività da svolgere insieme che vorremmo ci facessero stare bene, fossero fonte di bellezza e gusto per la cultura, intesa in tutti i sensi.
E’ più difficile manipolare persone colte che condividono esperienze…
Buona cultura!